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Area 5

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L'albergo La Pineta

Costruito agli inizi degli anni ’70 è attualmente abbandonato in uno stato di notevole degrado funzionale e strutturale. Detto la Pineta perché collocato al centro del grande bosco che domina il centro urbano di Chiaramonte Gulfi a quota 800 metri, l’edificio domina il paesaggio della valle nella parte in cui i monti Iblei si abbassano gradatamente verso il mare Ionio. Esso è costituito da tre piani seminterrati e tre fuori terra, radicandosi nella morfologia accidentata del terreno attraverso un sistema insediativo aggrappato come una fortezza o un’abbazia medievale. L’edificio infatti, guarda il paesaggio con una angolazione che non lo scopre completamente: la giacitura posta in senso perpendicolare alla vallata, sulla fiancata di un versante interno alla pineta, evidenzia il lato corto e chiuso del parallelepipedo di base che caratterizza la tipologia architettonica, esaltandone la verticalità e un’immagine ‘turrita’ ( la quota più alta dell’edificio è di 25 m), visibile, soprattutto in alcune ore del giorno, da diversi punti della vallata. I diversi piani si sviluppano su una superficie variabile che, da una minima di 450 m arriva ad una massima di 880 mq, con un’altezza misurata nel punto più alto di circa 25 ml e nel punto più basso di 10.90 ml. Dal punto di vista funzionale tutto l’organismo era concepito per piani omogenei: - i primi due livelli seminterrati erano destinati a locale tecnico e posteggi; - il primo seminterrato era destinato a discoteca; - il piano terra a quota strada era destinato a ristorante e servizi collettivi; - il primo e il secondo piani fuori terra erano destinati a n. 37 camere albergo; La proposta progettuale intende partire da una lettura critica del manufatto in tutti i suoi aspetti: architettonici, funzionali, strutturali, tecnologici. Questo nella consapevolezza di operare in un complesso architettonico ancora non vincolato dal punto di vista normativo, in cui tutte le categorie d’intervento progettuale vanno vagliate in rapporto alle possibili variabili ambientali, ecologiche, economiche. A partire dalla domanda dell’Amministrazione Comunale, mirata al recupero del manufatto aperto alla sinergia pubblicoprivato, attraverso destinazioni miste di tipo collettivo e alberghiero, il progetto si pone come momento di riconfigurazione architettonica e paesaggistica, alla lue del sistema di compatibilità e sostenibilità con le normative sismiche, di risparmio energetico, e di tipo funzionale, sicuramente in un rapporto costo-beneficio.

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